UN CONSIGLIO DEI MINISTRI DEDICATO ALLA RIPRESA ECONOMICA
Decisi dal Consiglio dei Ministri del 9 febbraio, i provvedimenti per il rilancio dell'economia italiana s'inquadrano in un contesto di governance economica europea che vedrà il nostro Paese presentare a Bruxelles, in aprile, il Piano per la crescita. Le misure sono: una riforma organica della Costituzione in senso liberista che porterà a rivedere gli articoli 41, 97 e 118. Lo spirito della riforma è improntato, quanto agli articoli 41 e 118, alla rimozione degli ostacoli fra l’imprenditore e la realizzazione dell’intrapresa; quanto all’articolo 97, invece, l’obiettivo è di incrementare qualità e trasparenza della pubblica amministrazione. A seguire, è stato approvato un decreto legislativo di riordino degli incentivi alle imprese ed approvato un disegno di legge per ridurre l'arretrato nella giustizia civile e incrementare la produttività in questo settore attraverso l’obbligo di programmazione annuale del lavoro con l’individuazione di una corsia preferenziale per i processi più vecchi; la possibilità di decidere le cause con motivazione semplificata; la semplificazione della decisione in appello, con la possibilità di pronunziare sentenza contestuale e di delegare gli atti istruttori ad un solo componente del collegio; la nomina di 600 giudici ausiliari, tra i magistrati e gli avvocati dello Stato in pensione, che affiancheranno i giudici in servizio allo scopo di definire le cause in attesa di sentenza; la possibilità di stipulare convenzioni che consentiranno ai laureati in giurisprudenza più meritevoli di svolgere un anno di praticantato presso gli Uffici giudiziari, con funzione di assistenti di studio dei giudici.
INTESA GOVERNO-REGIONI SUL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO
Numerose sono le iniziative in atto volte a migliorare l’efficienza del servizio sanitario attraverso azioni quali la personalizzazione delle cure, la riduzione dell’errore umano e lo sviluppo di una sanità centrata sul cittadino. Un “pilastro” su cui basarsi per il raggiungimento di tale obiettivo è il Fascicolo Sanitario Elettronico (“FSE”). Una carta d’identità sanitaria, in grado di migliorare l’assistenza e di permettere un intervento rapido ed efficace in caso di emergenze, realizzando anche un risparmio di risorse. Così il ministro Fazio definisce il Fascicolo sanitario elettronico, di cui il 10 febbraio scorso sono state approvate in Conferenza Stato – Regioni le Linee guida, che individuano gli elementi necessari per una omogenea progettazione del Fse su base nazionale ed europea.Un importante passo avanti nella realizzazione del progetto, che entro il 2012 potrà essere reso disponibile su tutto il territorio nazionale per i cittadini italiani. Il Fascicolo elettronico sarà realizzato dalle Regioni previo consenso dell’assistito, e consiste nell’insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario, riguardanti il paziente, generati da eventi clinici presenti e trascorsi. Coprirà l'intera vita del malato e sarà costantemente aggiornato dai soggetti che lo prendono in cura. Nelle urgenze, il Fse permetterà agli operatori di inquadrare immediatamente i pazienti; consentirà la continuità delle cure, permetterà di condividere tra gli operatori le informazioni amministrative (ad esempio prenotazioni di visite specialistiche, ricette, etc.). L’accesso al Fse potrà avvenire mediante l’utilizzo della carta d’identità elettronica e della carta nazionale dei servizi, nel rispetto delle normative per la protezione dei dati personali.
EVASIONE FISCALE, RECUPERO DA RECORD E CRESCE L’ADESIONE DEI CONTRIBUENTI
| | Nel 2010 la somma recuperata da Agenzia delle Entrate, INPS ed Equitalia, è stata complessivamente pari a 25,4 miliardi di €, tra imposte, tasse e contributi evasi. È quanto emerge dai risultati illustrati nel corso di una conferenza stampa dal direttore dell'Agenzia delle entrate, dal presidente dell'INPS, dal direttore generale di Equitalia. In particolare, 10,4 miliardi (+15% rispetto al 2009) derivano dai controlli formali e dal recupero dell'evasione dal parte dell' Agenzia delle Entrate; 6,6 miliardi sono relativi a minori crediti d'imposta utilizzati in |
compensazione rispetto al 2009, grazie alla stretta sull' uso scorretto dei crediti. L'INPS ha recuperato 6,4 miliardi (+12%) di evasione contributiva ed Equitalia 1,9 miliardi (+19%) riscossi per gli altri Enti statali e gli Enti locali. Nel 2009 i tre istituti insieme hanno recuperato 16,4 miliardi, nel 2008 11,9 miliardi. Relativamente alla somma recuperata nel 2010 dalla lotta all'evasione fiscale, in particolare, oltre a crescere gli incassi da ruoli vanno bene i versamenti diretti: +18% per l'Agenzia delle Entrate e +9% per l' INPS. Sono quindi sempre più i contribuenti che scelgono di utilizzare gli Istituti come l'adesione, l'acquiescenza e la conciliazione giudiziale per mettersi in regola. I risultati ottenuti evidenziano un miglioramento in tutti i settori di recuperare, con l'Agenzia delle entrate che ha migliorato la propria performance del 15%, a cui si aggiunge l'incremento del 12% segnato dall'INPS e un 19% di Equitalia.
APPALTI PUBBLICI : CONSULTAZIONE EUROPEA PER SNELLIRE LE PROCEDURE
Gli appalti pubblici rappresentano circa il 17% del PIL dell'Unione Europea; è necessario che tale risorsa sia utilizzata nel migliore dei modi, tramite un mercato europeo degli appalti più efficiente, per rilanciare l'economia e creare posti di lavoro. Riesaminare il sistema europeo degli appalti pubblici, adottando procedure più snelle e adeguando gli strumenti normativi alle sfide che il mercato impone è dunque una necessità anche alla luce dell’attuale normativa. Con questo obiettivo la Commissione europea avanzerà una proposta legislativa di revisione della materia, preceduta da una consultazione rivolta a tutte le parti interessate. I contributi dovranno pervenire entro il 18 aprile 2011 per posta, a: Commissione europea, Direzione generale Mercato interno e servizi, Unità C3, 1049 Bruxelles; oppure, per e-mail, all'indirizzo: MARKT-CONSULT-PP-REFORM@ec.europa.eu. Alla base della consultazione, un "Libro verde sulla modernizzazione della politica dell’UE in materia di appalti pubblici", a cura dalla Commissione europea, che ha selezionato alcuni settori in cui è auspicabile l’introduzione di riforme. Il Libro verde chiede, per ciascun settore chiave, un parere sulle varie opzioni di modifica della normativa. Al fine di presentare alla Commissione europea una posizione italiana unitaria, il Dipartimento per le politiche comunitarie ha chiesto alle amministrazioni centrali competenti ed alle amministrazioni regionali osservazioni in merito alle proposte avanzate dagli uffici di Bruxelles.
TELEVOTO, LE NUOVE REGOLE DEL GARANTE DELLE COMUNICAZIONI
| | Garantire maggiore trasparenza e affidabilità al televoto espresso dagli spettatori dei programmi televisivi è l'obiettivo del “Regolamento in materia di trasparenza ed efficacia del servizio di televoto” che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha adottato con delibera n. 38/11 del 3 febbraio 2011. Un servizio di natura personale, precisa l’Agcom, che deve rispondere a criteri di eguaglianza, trasparenza e imparzialità nel trattamento del voto espresso, in modo che i |
votanti abbiano pari opportunità di incidere sull’esito finale della competizione a cui il servizio è abbinato. Le nuove regole prevedono: la possibilità per gli utenti di conoscere le caratteristiche del televoto almeno 7 giorni prima dell’inizio della trasmissione; l’esclusione dei voti provenienti da centralini, call center o comunque da sistemi ripetitivi di invio; il limite di 5 e 10 voti dalla stessa utenza, a seconda della durata della sessione di voto, con un massimo di 50 voti settimanali; la totale gratuità dei voti invalidi; la ripetizione, nel corso della trasmissione, delle informazioni sul servizio, sui costi del servizio, sul suo funzionamento e sulla reperibilità del regolamento di televoto; la pubblicazione anche on line, in dettaglio, dei risultati del televoto per almeno 60 giorni. Il regolamento entrerà in vigore con la pubblicazione della delibera dell'Autorità in Gazzetta Ufficiale. L’Autorità si riserva di estendere con successivo provvedimento l’ambito di applicazione delle nuove regole anche ai programmi radiotelevisivi a diffusione locale.
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