GIUSTIZIA : DAL GOVERNO PROPOSTA DI RIFORMA COSTITUZIONALE
| | Il disegno di legge costituzionale per la riforma della giustizia approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 marzo 2011 si fonda sulla separazione delle carriere dei magistrati, che si distinguono in giudici e pubblici ministeri. L'ufficio del pm è organizzato secondo le norme dell'ordinamento giudiziario che ne assicurano l'autonomia e l'indipendenza. È prevista l’istituzione di due distinti Consigli superiori, della magistratura giudicante e di quella requirente, presieduti, come |
l’attuale CSM, dal Presidente della Repubblica e costituiti da membri eletti per metà dai magistrati e per metà dal Parlamento. Sono anche indicate tassativamente le funzioni dei due Consigli, tra le quali non figura più la funzione disciplinare, affidata alla Corte di disciplina di nuova istituzione. Del Consiglio Superiore della Magistratura giudicante fa parte di diritto il primo presidente della Corte di Cassazione e gli altri componenti sono eletti per metà da tutti i giudici ordinari tra gli appartenenti alla medesima categoria previo sorteggio degli eleggibili e per metà dal Parlamento in seduta comune fra professori ordinari di università in materia giuridiche e avvocati dopo 15 anni di esercizio. I membri elettivi del Consiglio durano in carica quattro anni e non sono rieleggibili. Del Consiglio Superiore della magistratura requirente fa parte di diritto il procuratore generale della Corte di Cassazione. Gli altri componenti sono eletti per metà da tutti i pubblici ministeri fra gli appartenenti alla medesima categoria previo sorteggio degli eleggibili e per metà dal parlamento in seduta comune, tra professori ordinari di università in materie giuridiche ed avvocati dopo 15 anni di esercizio. I membri elettivi durano in carica quattro anni e non sono rieleggibili. Ai due Consigli spettano, secondo le norme dell’ordinamento giudiziario, le assegnazioni, le assunzioni, i trasferimenti, le promozioni nei riguardi dei giudici.
DIGITALIZZAZIONE UFFICI GIUDIZIARI
Palazzo Chigi
| | Presentato il 14 marzo 2011 a Palazzo Chigi dai ministri Alfano e Brunetta il piano straordinario per la digitalizzazione della giustizia. Il Piano straordinario è immediatamente operativo, verrà completato in 18 mesi attraverso la realizzazione di tre distinte linee di intervento, digitalizzazione degli atti, invio di notifiche online e pagamenti online e si rivolge a 466 Uffici giudiziari penali e civili . Il sistema mira all’aumento dell’efficienza e alla riduzione di costi mettendo a disposizione degli uffici un sistema documentale unico e integrato in grado di permettere |
un agevole, efficace e sicuro accesso alle informazioni e agli atti documentali relativi ai procedimenti conclusi e in corso, di effettuare analisi, di produrre elaborazioni statistiche. La corretta ed efficiente gestione della documentazione prodotta nel corso dell’iter giudiziario, la sua pronta fruibilità unita alla possibilità di effettuare sui contenuti analisi correlativa tra i vari procedimenti, rappresenta un fattore fondamentale per il successo dell’azione della magistratura. Le attività del Piano straordinario, divise in tre fasi, vedranno coinvolti da subito sia gli uffici giudiziari delle città capoluogo di Regione, sia quelli delle altre sedi che abbiano manifestato la loro volontà di immediata adesione. La fase 1 sarà completata entro ottobre 2011 con la definizione degli strumenti operativi e la raccolta di adesioni da almeno 280 uffici giudiziari (60% del totale), l’attivazione dei servizi nei 58 uffici delle Procure e dei Tribunali delle città capoluogo e l’attivazione dei servizi in almeno 84 uffici giudiziari (30% del totale) aderenti al Piano. - La fase 2, che sarà completata entro aprile 2012, comprende invece le adesioni da almeno 380 uffici giudiziari (80% del totale), l’attivazione dei servizi in tutti i 58 uffici di secondo grado e l’attivazione dei servizi in almeno 260 uffici giudiziari (70% del totale) aderenti al Piano. - La terza e ultima fase sarà completata entro ottobre 2012 attraverso l’adesioni da almeno 442 uffici giudiziari (95%) e l’attivazione dei servizi in tutti gli uffici giudiziari aderenti al Piano.
SPERIMENTAZIONE CLINICA E PROFESSIONI SANITARIE
| | Approvato, su proposta del Ministro Ferruccio Fazio, dal Consiglio dei ministri del 10 marzo, un disegno di legge per la riforma della sperimentazione clinica dei medicinali, riordino degli albi e degli ordini professionali, avvio del fascicolo sanitario elettronico per tutti i cittadini. L'attuazione delle norme sulla sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano dovrà attuarsi entro nove mesi dall'entrata in vigore della legge delega, attraverso l'emanazione di uno o più decreti legislativi, acquisito il parere della Conferenza delle Regioni. I decreti dovranno prevedere il riordino, l'individuazione, nonché la riduzione, del numero dei comitati etici con predisposizione di criteri di certificazione, prevedendo in ogni caso almeno un comitato etico per ogni Regione e tenendo in considerazione il numero di Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico |
presenti; meccanismi di valutazione delle performance delle aziende sanitarie pubbliche nell'ambito delle sperimentazioni cliniche; l'istituzione di un portale di consultazione per il cittadino. Sulle professioni sanitarie, si prevede, con una delega al governo, il riordino della disciplina degli Albi, degli Ordini, e delle relative Federazioni nazionali, dei medici chirurghi, degli odontoiatri, dei farmacisti e dei medici veterinari che saranno soggette alla vigilanza del ministero della Salute. Saranno rafforzati i codici deontologici, la formazione e l'aggiornamento professionale. Si prevede infine il riordino delle attività idrotermali e la promozione del turismo termale. Verrà istituito per ogni cittadino il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), fino ad oggi non disciplinato a livello nazionale da norme di carattere primario o secondario. Il Fascicolo, definito come "l'insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi riguardanti l'assistito", verrà istituito dalle Regioni nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali a fini non solo di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, ma anche di studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico.
PRECURSORI DI DROGHE : RECEPITA LA DIRETTIVA EUROPEA
| | Con il termine "precursori di droghe" si intendono alcune sostanze chimiche normalmente utilizzate in numerosi processi industriali e farmaceutici e commercializzate in modo del tutto lecito anche in quantitativi rilevanti, ma che possono avere una funzione cruciale nella produzione, fabbricazione e preparazione illecita di droghe d’abuso, sia di origine naturale che di sintesi o di semisintesi. Per questo è opportuno riconoscere e proteggere il commercio lecito di tali sostanze e prevenirne la diversione a fini illeciti. L’obiettivo è trovare un equilibrio fra le azioni volte a impedire la produzione di droghe illegali e quelle volte ad evitare gli ostacoli al commercio legittimo dei prodotti chimici. Un controllo efficace dei prodotti chimici usati per la fabbricazione illecita di stupefacenti e sostanze |
psicotrope costituisce un importante strumento per lottare contro il traffico di stupefacenti. D’ora in poi i precursori di droga saranno soggetti ad autorizzazioni e controlli, al di fuori dei quali produzione, commercio e detenzione diventano illegali. La lista delle sostanze - utilizzate dai narcotrafficanti per la produzione di droghe - è stata predisposta dall’Unione europea- ed è ora contenuta nel decreto legislativo approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 10 marzo 2011, dopo aver acquisito i pareri favorevoli delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Il decreto legislativo dà attuazione alla delega conferita al Governo per il riordino, l’attuazione e l’adeguamento alla normativa europea del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza. Gli operatori che intendono immettere sul mercato tali sostanze devono nominare un responsabile della commercializzazione le cui generalità devono essere notificate al Ministero della salute, e munirsi di una licenza di validità triennale rilasciata dallo stesso Ministero.
OLIO EXTRAVERGINE CONTRO I TUMORI : SETTIMANA DELLA PREVENZIONE
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| | Fino al 21 marzo, si svolge nelle maggiori piazze italiane la Settimana della Prevenzione Oncologica, uno dei principali appuntamenti della LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, l’evento ha lo scopo di sensibilizzare e rendere tutti consapevoli che la Prevenzione è la miglior alleata della buona salute nonché lo strumento più efficace per combattere i tumori. Sono oltre 2 milioni e mezzo gli ammalati di cancro in Italia, ma se guardiamo il positivo della fotografia, vediamo che la mortalità per cancro diminuisce lentamente ma costantemente. Non solo grazie ai nuovi farmaci e ai trattamenti d’avanguardia, ma anche e soprattutto alla prevenzione e alla diagnosi precoce che restano oggi gli strumenti più efficaci per combattere i tumori. In questo contesto la LILT è da sempre impegnata a diffondere la corretta informazione, a promuovere l’educazione sanitaria. Vi sono semplici regole da seguire, semplici azioni che ogni persona può compiere per ridurre il rischio di sviluppo della malattia. A cominciare |
da una dieta salutare, com’è la Dieta Mediterranea, non per nulla di recente proclamata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. Simbolo dell’evento è, come sempre, l’olio extra vergine di oliva. Migliaia di volontari distribuiranno, in tutte le città italiane, una bottiglia d’olio extra vergine d’oliva, che per le sue qualità rappresenta un prezioso alleato per la salute. I volontari LILT saranno presenti nelle piazze del nostro Paese, pronti ad offrire un utile opuscolo ricco di informazioni, indicazioni, consigli e ricette, mentre i 395 punti Prevenzione/ambulatori LILT resteranno aperti a tutta la popolazione con medici e operatori sanitari che saranno a disposizione per elargire quei servizi che fanno della LILT un di insostituibile punto di riferimento nella lotta contro i tumori.
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