SPORT PER I RAGAZZI : A CHI SPETTA LA DETRAZIONE
Incentivare i ragazzi a fare sport: questa è la motivazione alla base della facilitazione fiscale che consente ai genitori una detrazione pari al 19% delle spese sostenute nel corso dell'anno per mandare i figli in piscina, in palestra o a fare qualsiasi altro sport. L'agenzia delle Entrate - con la risoluzione del 25 febbraio 2009 - ha ritenuto opportuno dare dei chiarimenti sulle modalità di calcolo del beneficio. L'agevolazione è applicabile fino a un tetto massimo di spesa di 210 €; è prevista per ciascun figlio e non per ciascun genitore; il limite agevolabile rimane tale anche se la spesa è sostenuta da entrambi i genitori; la detrazione può spettare ai due coniugi in relazione a quanto pagato da ciascuno di loro, ma sempre su un importo complessivo di 210 €; la detrazione IRPEF del 19% è riconosciuta per le spese di iscrizione annuale o per l'abbonamento dei ragazzi compresi tra i 5 e 18 anni in centri o associazioni sportive dilettantistiche. Inoltre: le strutture a cui si iscrivono i ragazzi per le attività sportive devono avere determinate caratteristiche e la spesa deve essere certificata secondo le modalità previste dal decreto interministeriale del 28 marzo 2007; gli impianti, siano essi palestre, piscine o polisportive, devono avere espressamente finalità sportive ed essere di carattere dilettantistico; la certificazione per la spesa sostenuta è costituita da bollettino bancario o postale, oppure da fattura, ricevuta o quietanza, che devono contenere la denominazione e i dati relativi alla società, la causale del pagamento, l'attività esercitata, i dati anagrafici del ragazzo e il codice fiscale di chi effettua il pagamento.
VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE PER LA DONAZIONE DEL SANGUE
L'Ufficio nazionale per il servizio civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Coordinamento interassociativo AVIS, CRI, FIDAS, FRATRES (CIVIS) e il Centro nazionale sangue, promuove la "Settimana di donazione del sangue dei volontari in servizio civile" che si svolgerà, su tutto il territorio nazionale, dal 2 all'8 marzo 2009. Saranno circa 32 mila i giovani tra i 18 ed i 28 anni in servizio civile che andranno a rafforzare il popolo dei donatori di sangue. L'evento, che si inserisce nelle manifestazioni celebrative della "Giornata nazionale del servizio civile", è stato presentato a Palazzo Chigi il 26 febbraio 2009 nel corso di una conferenza stampa del Sottosegretario con delega al SCN, Carlo Giovanardi. Alla manifestazione partecipano le Regioni e Province autonome, che ospiteranno sul proprio territorio autoemoteche dedicate all'iniziativa e messe a disposizione dei volontari che intendono donare il sangue. A Roma una autoemoteca con due stand sosterrà in Piazza di Spagna, un'altra sarà in via San Martino della Battaglia, n.6, davanti alla sede dell'Ufficio nazionale per il servizio civile. La donazione di sangue periodica, volontaria, anonima, non retribuita e consapevole, è la miglior garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona. I volontari possono donare il sangue quattro volte l'anno, le volontarie due volte. L'Ufficio nazionale per il servizio civile ha dedicato all'evento un manifesto pubblicitario, che sarà affisso nelle sedi degli Enti, il cui slogan ("Un dono che serve") intende sottolineare da una parte la peculiare entità del bene donato e la caratteristica della donazione e della gratuità che connotano il volontariato ed il Servizio civile, dall'altra la necessità di sangue del nostro Paese, che non dispone di quantità adeguate al fabbisogno quotidiano.
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AUMENTI DELLA PASTA, MULTE PER I PRODUTTORI
Gli aumenti registrati dai consumatori nel prezzo di vendita della pasta sono stati causati, tra l'altro, da intese tra aziende produttrici e associazioni di categoria volte a realizzare un accordo anticoncorrenziale: è quanto riscontrato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che, con provvedimento del 25 febbraio 2009, ha comminato multe per oltre 12 milioni di euro. L'Autorità ha sanzionato due intese: quella concordata tra UNIPI (Unione Industriali Pastai Italiani) e 26 aziende produttrici, rappresentative di circa il 90% del mercato nazionale, e quella realizzata da Unionalimentari, l'Unione Nazionale della Piccola e Media Industria Alimentare. Questi comportamenti hanno interessato l'intero mercato della produzione della pasta e generato un incremento nel prezzo di vendita, in buona parte trasferito al consumatore: il prezzo finale, infatti, è aumentato di circa il 36% nel periodo delle intese. L'intesa tra UNIPI e le 26 aziende produttrici sanzionate è durata dall'ottobre 2006 al marzo 2008 e ha fatto registrare un incremento nel prezzo di vendita pari al 51,8%. Secondo l'Antitrust le imprese hanno concertato una comune strategia che ha permesso alle aziende di piccole dimensioni di aumentare i prezzi: le catene distributive, in presenza di incrementi generalizzati, sono state costrette ad accettare i nuovi listini. Le imprese maggiori, che non volevano essere le sole ad aumentare i prezzi, hanno azzerato il rischio di perdere significative quote di mercato. Le multe comminate sono state determinate tenendo conto della situazione di difficoltà del settore e del notevole aumento del costo della materia prima. Il ministero dello Sviluppo economico ed il Garante per la sorveglianza dei prezzi mettono a disposizione dei consumatori che riscontrassero livelli anomali ed eccessivi dei prezzi della pasta il numero verde 800.955.959 e la casella email garante@osservaprezzi.it.
PROGRAMMI DI ASSISTENZA E DI INTEGRAZIONE SOCIALE
Il 10 febbraio 2009 il Ministero per le Pari opportunità ha emanato l'avviso per la presentazione di progetti riguardanti Programmi di assistenza e di integrazione sociale. I progetti sono rivolti ad assicurare un percorso di assistenza e integrazione sociale alle vittime che intendano sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti di soggetti dediti al traffico di persone a scopo di sfruttamento. Tali progetti (che possono essere presentati da Regioni, Enti locali, o da soggetti privati convenzionati con tali enti) devono prevedere, in particolare: attività pro-attive e attività di primo contatto volte all'emersione delle persone sfruttate; accoglienza abitativa; protezione; attività finalizzate ad ottenere il permesso di soggiorno; formazione; attività finalizzate all'inserimento socio-lavorativo. L'ammontare delle risorse destinate ai progetti è di € 4.600.000 a valere sulle risorse assegnate al Dipartimento per le pari opportunità. Le iniziative sono finanziate nella misura del 70% del totale della spesa a valere sulle risorse statali e nella misura del 30% del totale della spesa a valere sulle risorse della regione o dell'Ente locale. Ciascun proponente può presentare un solo progetto, che può prevedere più soggetti attuatori, indicando dettagliatamente il riparto di compiti e competenze. Possono essere indicate forme di partenariato o di collaborazione istituzionale con soggetti pubblici, documentate con lettere d'intento e/o protocolli d'intesa. I progetti devono essere inviati o consegnati al Dipartimento entro e non oltre quarantacinque giorni dalla pubblicazione del presente avviso. Il testo dell'avviso e tutti i relativi allegati, sono disponibili sul sito http://www.pariopportunita.gov.it. È possibile contattare la Segreteria tecnica della Commissione interministeriale: tel. 06/67792450; e-mail: progettiarticolo18@palazzochigi.it.
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