LE DICHIARAZIONI FINALI DEL G8 SU GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
I Ministri dell'Interno, Roberto Maroni, e della Giustizia, Angelino Alfano, hanno presieduto la riunione ministeriale del "G8 - Giustizia e Affari Interni", svoltasi a Roma il 29 e 30 maggio 2009. I Ministri della Giustizia e dell'Interno del G8, insieme con il Vicepresidente della Commissione Europea, hanno preso in esame temi di interesse comune, quali la criminalità organizzata, l'immigrazione, la sicurezza urbana e la lotta al terrorismo. Hanno preso parte alla Conferenza anche i Ministri della Presidenza di turno dell'UE, INTERPOL, UNODC e UNICRI. Sono stati siglati alla fine tre diversi documenti: la Dichiarazione finale, la "Dichiarazione sulla pirateria"; la "Dichiarazione sulla lotta alla pedopornografia" (con relativo allegato concernente il simposio esplorativo circa lo sfruttamento sessuale dei minori, tenutosi presso l'Università del North Carolina). In particolare, la "Dichiarazione finale" si è soffermata sui seguenti fenomeni: lotta al terrorismo; criminalità organizzata transnazionale; lotta alla pedopornografia; criminalità informatica e sicurezza informatica; traffico degli esseri umani, immigrazione clandestina e integrazione dei migranti legali; sicurezza urbana. Fra gli strumenti che in tal modo cancellano i confini tra Stato e Stato, assume particolare importanza Internet, con la sua capacità di scardinare le barriere che fanno da argine all'illegalità. Si riscontra dunque un "terreno" - quello creato dal cyberspazio - che si inserisce nel tessuto reale della società, soprattutto urbana, e chiede l'attenzione congiunta dei Paesi (industrializzati o in via di sviluppo).
L'ITALIA DEGLI INNOVATORI" A SHANGHAI 2010
Il 3 giugno 2009, a Palazzo Chigi, il Ministro per la Pubblica amministrazione e l'innovazione, Brunetta, insieme con il Commissario Generale per l'Esposizione Universale di Shanghai 2010, Quintieri, ha presentato l'invito pubblico per partecipare all'iniziativa "Italia degli Innovatori", che sarà allestita nel padiglione italiano della "Esposizione universale" e si svolgerà a Shanghai dall'1 Maggio al 31 Ottobre 2010. Tale iniziativa si propone di far emergere i migliori "racconti" nazionali da presentare nel padiglione italiano. Nell'ambito della collaborazione prevista, il Ministro ed il Commissario generale intendono, oltre che realizzare una mostra delle eccellenze tecnologiche italiane ("Italia degli innovatori"): organizzare la partecipazione a seminari e convegni; promuovere rapporti istituzionali con potenziali interlocutori cinesi e internazionali; svolgere attività di comunicazione con i media. L'Esposizione Universale è dedicata al tema: ""Better City, better life": una vita migliore nel futuro sviluppo delle città del pianeta"", secondo cinque possibili declinazioni: integrazione fra culture diverse; prosperità economica; innovazione tecnologica; rimodellamento delle comunità; interazione tra aree urbane e rurali. L'Italia parteciperà all'Expo con un Padiglione ispirato alla tradizione delle città italiane (capaci di evolvere nei millenni conciliando la tutela dell'eredità storica con le sfide della modernità), nonché alla dimensione culturale della città che favorisce lo sviluppo del "vivere all'italiana". Imprese, università, istituti di ricerca e parchi scientifici e tecnologici saranno sollecitate a segnalare proprie innovazioni da inserire nella mostra tematica "Italia degli innovatori".
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INTERNET NEGLI UFFICI PUBBLICI, DIRETTIVA PER L'USO
Firmata dal ministro Brunetta il 26 maggio 2009 una direttiva che regolamenta l'utilizzo di Internet negli uffici pubblici. Il provvedimento fornisce indicazioni generali secondo le quali compete ai datori di lavoro informare con chiarezza e in modo dettagliato i lavoratori sulle modalità di utilizzo di Internet e della posta elettronica. La direttiva oltre alla dematerializzazione dei processi produttivi, consente alle varie Amministrazioni la libertà di regolamentare tutte le pratiche volte all'assolvimento di incombenze amministrative e burocratiche senza allontanarsi dal luogo di lavoro (pagamento di bollette, utenze o rapporti con banche e assicurazioni). Nell'esercizio del potere di controllo, le Amministrazioni dovranno attenersi ad alcune regole e principi generali: predisporre misure per ridurre il rischio di usi impropri di Internet, quali la visione di siti non pertinenti, l'upload e il download di file, l'uso di servizi con finalità estranee all'attività lavorativa. Inoltre, l'introduzione di tecnologie e di strumenti per il controllo sull'uso della rete e della posta elettronica dovranno essere fatte rispettando le procedure di informazione/consultazione delle rappresentanze dei lavoratori previste dai contratti collettivi. I lavoratori dovranno essere preventivamente informati dell'esistenza di dispositivi di controllo atti a raccogliere dati personali. L'Amministrazione potrà controllare come siano stati utilizzati Internet e la posta elettronica, ma non indagare sul contenuto dei siti visitati o dei messaggi ricevuti e inviati. I dati rilevati, inoltre, dovranno essere trattati in forma anonima.
CALL CENTER, LE REGOLE PER GLI OPERATORI
Gli operatori di telefonia vocale fissa o mobile hanno due mesi di tempo per adeguare i servizi offerti dai propri call center alle regole e agli standard minimi di qualità stabiliti dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni: è stata infatti pubblicata la direttiva sulla Gazzetta Ufficiale del 4 giugno 2009. Obiettivo della direttiva è garantire i diritti di tutti gli utenti nella fornitura dei servizi telefonici di contatto, sia in modalità inbound che outbound, migliorare la qualità dei servizi di assistenza clienti all'interno del settore delle comunicazioni elettroniche nel rispetto di standard minimi di qualità e garantire l'accessibilità e la fruibilità dei servizi telefonici di contatto anche da parte degli utenti sordi, in ottemperanza al principio di uguaglianza di cui all'articolo 3 della Costituzione. La direttiva si applica agli operatori dei comparti della telefonia vocale fissa e delle comunicazioni mobili e personali, considerati responsabili della qualità dei servizi erogati, a prescindere dalla tecnologia utilizzata e dalla modalità organizzativa con cui i servizi sono resi, senza alcuna differenziazione tra servizi prestati direttamente o tramite società di servizi cui viene affidata la gestione degli stessi. Essi dovranno inoltre assicurare che tali servizi vengano realizzati nel rispetto delle disposizioni sul trattamento dei dati personali e garantendo la massima trasparenza nei confronti dell'utente.
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