RIFORMA DELLA PA, UN PORTALE PER SEGUIRNE L'EVOLUZIONE
Trasparenza, meritocrazia, valutazione e performance sono le parole chiave per comprendere la portata innovativa della riforma della pubblica amministrazione - il cui decreto attuativo è entrato in vigore il 15 novembre scorso. Per conoscere, seguire e partecipare alle fasi del processo di implementazione del nuovo sistema organizzativo - che ruota intorno al ciclo della performance - dal 16 novembre è on line un sito web interamente dedicato all'attuazione della riforma. Ben quattro i premi istituiti dal decreto legislativo n.150 del 27 ottobre 2009 destinati a remunerare l'efficienza dei dipendenti pubblici e tre i soggetti istituzionali aventi il compito di gestire l'intero ciclo delle performance pubbliche. Fulcro centrale della riforma è la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche, che opera in piena autonomia e ha titolo per definire modelli e valori di riferimento. Accanto alla Commissione operano gli organismi indipendenti di valutazione che prendono il posto, in ogni amministrazione, dei servizi di controllo interno. Infine, la responsabilità che spetta agli organi di indirizzo politico-amministrativo va oltre l'emanazione delle direttive generali contenenti gli indirizzi strategici. A questi spetta di definire, in collaborazione con i vertici dell'amministrazione, il Piano e la Relazione sulla performance; verificare il conseguimento effettivo degli obiettivi strategici; definire il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità con gli eventuali aggiornamenti annuali.
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LAVORO E SICUREZZA, PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE DELLE IMPRESE
È stata emanata dal ministero del Welfare una circolare che fornisce chiarimenti per l'applicazione corretta del Testo Unico sulla sicurezza, che ha modificato significativamente la disciplina intera e anche il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale. Il provvedimento di sospensione ha il fine di "far cessare il pericolo per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori", e prevede anche sanzioni legate all'impiego di "personale non risultante dalla documentazione obbligatoria" e alla violazione "in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro" gravi e reiterate. Cambiano innanzitutto i soggetti affidatari del potere di sospensione: la competenza non sarà più dei funzionari che applicano la sospensione, ma dell'Ufficio da cui dipendono i funzionari. Vale a dire, è l'Ufficio che, in virtù del rapporto interorganico, esercita tale potere mediante il proprio personale ispettivo. La competenza del personale ispettivo è individuata nei seguenti ambiti: attività del settore delle costruzioni edili o di genio civile; lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei; ulteriori attività lavorative comportanti rischi particolarmente elevati. Il personale ispettivo delle AA.SS.LL., inoltre, in virtù di una competenza di carattere generale in materia di salute e sicurezza, può adottare il provvedimento di sospensione anche in ogni altro ambito o settore merceologico. La nuova disciplina mantiene la natura discrezionale del provvedimento, si legge infatti "gli organi di vigilanza possono adottare provvedimenti di sospensione" ma, di norma, la sospensione va adottata ogni qual volta ne siano accertati i presupposti. La discrezionalità risiede nella valutazione di circostanze particolari, cioè "laddove la sospensione dell'attività possa determinare una situazione di maggior pericolo per l'incolumità dei lavoratori o di terzi è opportuno non emanare alcun provvedimento",(la circolare n.33 riporta alcuni esempi, come la sospensione di uno di un lavoro di rimozione di materiali nocivi).
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DIGITALE TERRESTRE, CONSULTAZIONE SUL DECODER UNICO
Il 16 novembre Roma è passata definitivamente al digitale terrestre. È la più grande area metropolitana d'Europa a compiere questo "salto tecnologico", anticipando città come Londra, Parigi e Madrid, che effettueranno lo stesso passaggio tra il 2010 e il 2012. Tra il 16 e il 30 novembre 2009 il segnale analogico non sarà più ricevibile per cinque milioni di cittadini di 363 comuni del Lazio (3,4 milioni solo nella capitale). Nel frattempo, è stata avviata dall'AGCOM (Autorità Garante per le Garanzie delle Comunicazioni) un'istruttoria volta ad accertare le tipologie dei set top box sul mercato, la loro conformità degli accordi di cessione delle licenze e alla normativa di settore. Obiettivo dell'AGCOM è individuare tutte le iniziative utili all'adozione di un "decoder unico", in relazione all'evoluzione tecnologica e di mercato in corso, con l'obiettivo di tutelare più efficacemente gli interessi degli utenti nel rispetto del quadro comunitario. La televisione digitale terrestre offrirà ai cittadini una più ampia possibilità di fruizione di programmi gratuiti e una maggiore qualità audio e video. Rispetto agli attuali 10 analogici, saranno 34 i canali nazionali gratuiti trasmessi dal digitale terrestre. La linea d'indirizzo è stata di procedere gradualmente al passaggio al digitale del Paese attraverso un calendario suddiviso per aree, condiviso con le Regioni italiane e stabilito per legge dal Governo. Per facilitare il passaggio è stato attivato dal ministero dello Sviluppo economico - Settore comunicazioni un sito web e un Numero Verde 800.022.000 - attivo dal lunedì al sabato, escluso i giorni festivi, dalle ore 8:00 alle ore 20:00 ed eccezionamente nei giorni 16, 17, 18 e 19 novembre attivo fino alle ore 23:00.
ACQUISTI VERDI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
È stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 9 novembre 2009, n. 261 il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 12 novembre 2009 che adotta i "Criteri ambientali minimi" relativi all'acquisto da parte delle Pubbliche Amministrazioni di ammendanti e carta in risma. I criteri ambientali minimi sono gli elementi che qualificano una procedura di appalto "verde". Il concetto di Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione (Green Public Procurement, o GPP) è stato definito dalla Commissione europea come "l'approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali nelle fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull'ambiente lungo l'intero ciclo di vita". Già nel 2003 la Commissione Europea invitava gli stati membri ad adottare dei Piani d'azione nazionali (PAN) sul GPP. L'Italia ha provveduto con il Decreto interministeriale 11 aprile 2008, n.135. Il Piano prevede l'adozione di misure volte all'integrazione delle esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni competenti, sulla base dei seguenti criteri: riduzione dell'uso delle risorse naturali; sostituzione delle fonti energetiche non innovabili con fonti rinnovabili; riduzione della produzione di rifiuti; riduzione delle emissioni inquinanti; riduzione dei rischi ambientali. Il PAN GPP individua 11 categorie di prodotti e servizi per le quali sono individuati "criteri ambientali minimi" relativamente a ciascuna tipologia di acquisto, che riportano indicazioni generali per indirizzare l'ente a perseguire una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti e forniscono le "considerazioni ambientali" propriamente dette, collegate alle diverse fasi delle procedure di gara volte a qualificare ambientalmente forniture e affidamenti durante il ciclo di vita ambientale.
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